Disturbo Correlato al Respiro

La manifestazione essenziale del Disturbo del Sonno Correlato alla Respirazione è una interruzione del sonno, che sfocia in eccessiva sonnolenza o insonnia, e si ritiene dovuta ad anomalie della ventilazione durante il sonno (per es., apnea nel sonno o ipoventilazione centrale alveolare).

L’eccessiva sonnolenza è il disturbo più comunemente lamentato dai soggetti con Disturbo del Sonno Correlato alla Respirazione. La sonnolenza risulta dai frequenti risvegli durante il sonno notturno appena il soggetto tenta di respirare normalmente. La sonnolenza è più evidente in situazioni rilassate, come quando il soggetto sta leggendo o guardando la televisione.
L’incapacità del soggetto a controllare la sonnolenza può essere evidente in riunioni noiose o guardando films, oppure a teatro o a concerto. Quando la sonnolenza è estrema, la persona può addormentarsi mentre sta attivamente conversando, mangiando, passeggiando o guidando. I sonnellini tendono a non essere riposanti, e possono essere accompagnati al risveglio da un mal di testa “sordo”. Tuttavia vi può essere una considerevole variabilità nell’intensità della sonnolenza. L’impatto della sonnolenza può essere minimizzato dal soggetto che può vantarsi della sua capacità di dormire ovunque in qualunque momento.

Nel Disturbo del Sonno Correlato alla Respirazione i fenomeni respiratori anormali comprendono apnea (episodi di cessazione del respiro), ipopnea (respirazione anormalmente lenta o poco profonda) e ipoventilazione (livelli ematici anormali di ossigeno e anidride carbonica).

Sono state descritte tre forme di Disturbo del Sonno Correlato alla Respirazione:

  • La sindrome apnoica ostruttiva del sonno  è la forma più comune di Disturbo del Sonno Correlato alla Respirazione. È caratterizzata da ripetuti episodi di ostruzione delle vie aeree superiori (apnea e ipopnea) durante il sonno. Di solito compare in soggetti sovrappeso che finiscono con il lamentarsi di eccessiva sonnolenza. La sindrome apnoica ostruttiva del sonno è caratterizzata da russamenti pesanti o da brevi respiri affannosi che si alternano ad episodi di silenzio che durano solitamente 20-30 secondi. Il russare comunemente è forte abbastanza da disturbare il sonno delle persone che coabitano. La cessazione del respiro, che a volte può durare per 60-90 secondi e associarsi a cianosi, può pure preoccupare i compagni di letto. La fine dell’episodio di apnea può essere associata a pesanti russamenti “resuscitativi”, respiri affannosi, gemiti, borbottii o movimenti di tutto il corpo. La maggior parte dei soggetti affetti non è consapevole di russare pesantemente, di respirare con difficoltà e svegliarsi frequentemente.
  • La  sindrome apnoica centrale del sonno  è caratterizzata da episodi di cessazione della ventilazione durante il sonno (apnea e ipopnea) senza ostruzione delle vie aeree. Pertanto, diversamente dai fenomeni di apnea ostruttiva, le apnee centrali non sono associate con continui movimenti respiratori della parete toracica e dell’addome, e ricorrono più comunemente nelle persone anziane in conseguenza di patologie cardiache o neurologiche che interessano la regolazione della ventilazione. I soggetti più spesso si presentano lamentando insonnia per ripetuti risvegli, che essi possono, o meno, associare   a difficoltà respiratorie. Soggetti con apnea centrale del sonno possono presentare lieve russamento, ma questo non è il sintomo lamentato predominante .
  • La  sindrome ipoventilatoria alveolare centrale  è caratterizzata da una compromissione del controllo della ventilazione che comporta dei livelli di ossigeno arterioso anormalmente bassi e che peggiorano ulteriormente nel sonno (ipoventilazione senza apnea o ipopnea). I polmoni dei soggetti con questo disturbo hanno normali proprietà meccaniche. Questa forma più comunemente ricorre in soggetti notevolmente sovrappeso, e può essere associata a sintomi sia di eccessiva sonnolenza che di insonnia.

Manifestazioni

Il soggetto con Disturbo del Sonno Correlato alla Respirazione può lamentare una sensazione sgradevole notturna localizzata al torace, un senso di ingorgo, di soffocamento o un’ansia intensa concomitante ai fenomeni di apnea o di ipoventilazione. I movimenti del corpo associati alle difficoltà respiratorie possono essere violenti, e i soggetti con Disturbo del Sonno Correlato alla Respirazione sono spesso descritti come “dormitori senza riposo”. I soggetti con questo disturbo tipicamente non si sentono riposati al risveglio, e possono riferire di sentirsi più stanchi al mattino di quando sono andati a dormire. Essi possono anche riferire ubriachezza da sonno (per es. estrema difficoltà a svegliarsi, confusione e comportamento inappropriato). È comune una intensa secchezza delle fauci, che spesso porta il soggetto a bere acqua durante la notte o al risveglio al mattino. La nicturia ricorre più spesso con il progredire dei sintomi. Cefalee “sorde” generalizzate al mattino possono durare 1-2 ore dopo il risveglio.